giovedì 23 maggio 2013

ma dove vai, se un bracciale di plastica non ce l'hai?



Negli anni devo ammettere che non mi sono fatta mancare i monili, di ogni genere e grandezza...un amore sbocciato nelle estati al mare, quando sulla spiaggia si vendevano i famosi "ciucci" di plastica da appendere con un cordino colorato al collo, si scambiavano i doppioni e si era sempre alla ricerca degli introvabili, i pezzi più ambiti con i brillantini o di improbabili forme come passeggini, gemellini fluorescenti frutto evidentemente di menti disturbate, segnate dalla recente tragedia di Cernobyl... ( se avevate più buon gusto di me negli anni '90 o davvero una cattiva memoria eccoli qui, il titolo del post credo sia di per se' esauriente).

Da grande poi mi sono dedicata anima e corpo agli orecchini, tanto da arrivare a colonizzare una parete della casa con un enorme espositore dove tenerli sempre in bella vista, con molta gioia del mio gatto che vi si apposta sotto, esibendosi in salti sempre più acrobatici nel tentativo di afferrarli.



Solo ultimamente sto rivalutando i bracciali, prima mi facevano un po' "signora", forse perchè "signora" lo sto diventando a quanto dovrei dedurre da come mi si rivolgono le commesse di Sephora ( prima di propormi con fin troppa veemenza un ottimo correttore occhi antirughe). Quelli che sto usando di più ultimamente sono queste catene di resina o plastica colorata che riprendono quelli lanciati da Angela Caputi: io ne ho presi per ora due dei miei colori imperdibili per la stagione: corallo ( lo so, dovrei entrare in rehab per fare i conti con questa mia monomania...ma se non ne avete ancora abbastanza rileggetevi il mio vecchio post a questo proposito) e tiffany ( che invece sarà protagonista della prossima puntata della mia rubrica "in love for the mood").




La ragazza che me li ha venduti li fa in moltissimi colori, è stata veloce e molto disponibile, la potete trovare su instagram qui  e la sua mail è petiteapois@gmail.com , sono certa che troverete la sfumatura che fa per voi tra le sue numerose proposte!
Io li trovo perfetti per l'estate, vivacizzano e sdrammatizzano un total look scuro o richiamano il colore di scarpe, borsa o altri accessori, possono essere abbinati tra loro tono su tono o a contrasto, non si bagnano nè si rovinano e questo li rende perfetti per le giornate in spiaggia ( le vostre, visto che per quanto mi riguarda anche quest'anno non la vedrò nemmeno dipinta)



Che ne pensate? Vi accompagneranno nei prossimi mesi o li conoscete già e non ne potete fare a meno?

v.



E' nato Flat Perfection, il nuovo fondotinta Neve Cosmetics.

Con Flat Perfection la perfezione minerale si fa compatta: una polvere pressata leggerissima e delicata sulla pelle.
Preziosi minerali si uniscono a componenti vegetali e vitamine per una pelle dall'aspetto luminoso e levigato, sublime alla vista quanto al tatto (accarezzare per credere!).
Flat Perfection non contiene siliconi, petrolati, nè parabeni, per non stressare la pelle e l'ambiente.
La sua formula priva di ingredienti animali è adatta anche a vegetariani e vegani.
L'applicazione di Flat Perfection è semplice e veloce:
Per un effetto luminoso e naturalissimo basta prelevare poco prodotto con un pennello a setole sintetiche ed applicare il fondotinta con movimenti circolari sul viso. Per ottenere una texture più coprente e correttiva è sufficiente spruzzare acqua o Nebbia Fissante sulle setole dopo aver prelevato il prodotto.
Una piccola curiosità: Flat Perfection è nato da un concetto di armonia e scorrevolezza. Per il suo packaging dalle linee pulite ed essenziali i nostri designer si sono ispirati alle pietre levigate dei giardini zen.



Ingredienti: Talc, Mica, Silica, Titanium Dioxide [Titanium Dioxide], Octyldodecyl Stearoyl Stearate, Lauroyl Lysine, Zinc Stearate, Cetearyl Ethylhexanoate, Caprylyl Glycol, Aluminum Hydroxide, Retinyl Palmitate, Tocopheryl Acetate, Ci 77491 [Iron Oxide], Ci 77492 [Iron Oxide], Ci 77499 [Iron Oxide].

Formato: pratico portacipria con specchio contenente 8 grammi di prodotto in cialda diametro 58 millimetri.

Flat Perfection sarà proposto in una gamma di otto tonalità per accordarsi con qualunque colore e tono di pelle: Fair Neutral, Light Rose, Light Neutral, Light Warm, Medium Neutral, Medium Warm, Tan Neutral, Tan Warm.

Il lancio di Flat Perfection avverrà mercoledì 29 maggio 2013 su www.nevecosmetics.it

martedì 21 maggio 2013

LA SETTIMANA DELLA CINA IN CUCINA


Mi scuso per avere prolungato di qualche giorno la settimana della Cina in cucina, nel frattempo qualcuno ha provato le ricette?

Prima di salutarvi nell'ultima puntata della nostra settimana dedicata alla cucina cinese, vi descrivo meglio alcuni ingredienti ed alcuni strumenti indispensabili, che io ho utilizzato nelle ricette.

§ Salsa di soia: ingrediente ormai diffuso anche in occidente,la si trova in tutti i supermercati, di solito in due varianti: salata o dolce. La più comunemente impiegata è quella salata. Il suo utilizzo esalta il sapore naturale dei cibi.
Nelle ricette che vi ho proposto, potete sostituire metà della dose della salsa di soia con:
§ Salsa di ostriche: nonostante la sua provenienza, non ha sapore di pesce o di mollusco. Esalta i sapori propri dei piatti in maniera ancora più accentuata della salsa di soia. Si trova nei supermercati orientali.

§ Zenzero: La radice fresca è più profumata e più delicata di sapore rispetto a quella essiccata. Se consumato fresco deve essere pelato e poi tagliato a fettine sottili oppure grattugiato.
La polvere secca è molto più forte di sapore, ma è più facilmente reperibile.
  
§ Riso basmati: riso orientale dal chicco lungo e particolarmente profumato. Cuoce in circa 12 minuti. Prima di essere bollito deve essere sciacquato in acqua fredda.

§ Wok: padella fonda, semisferica, generalmente di ferro o ghisa (metalli che mantengono a lungo il calore). E’ la pentola più comunemente usata in Cina e si usa per: friggere, cuocere al vapore, stufare.
Per un uso domestico la misura migliore è quella di diametro di 30 cm.
Io vi consiglio di trovarne una in ghisa antiaderente, rispetterà la tradizione della ghisa, ma vi eviterà il fastidio di dovere essere unta alla fine di ogni utilizzo.
  
§ Cestello per la cottura a vapore: cestello di bambù che viene utilizzato insieme alla wok. Possono essere impilati l’uno sull'altro per cuocere contemporaneamente più cibi, l’ultimo ha sempre un coperchio di bambù sopra. Lo si può utilizzare per servire in tavola i cibi che vi sono stati cotti dentro. Per cuocere la carne o il pesce si adagia sul fondo un piatto, per le verdure o la pasta si usano foglia di cavolo cinese.




E prima di lasciarvi, da golosa quale sono, vi dico che se volete concludere un bel pasto cinese cucinato da voi con qualcosa di dolce, io di solito propongo o una macedonia di litchis allo sciroppo (si trovano in barattolo al supermercato) oppure un gelato alla crema spolverato con zenzero o cannella secondo il gusto dei commensali. Lasciate poi sul tavolo dello zenzero candito e gli ospiti non si alzeranno più da tavola.

Se questa settimana vi ha incuriosito e volete saperne di più, lasciatemi un post e sarò ben felice di approfondire con voi!

Buon appetito!
F.

giovedì 16 maggio 2013

LA SETTIMANA DELLA CINA IN CUCINA: maiale ai peperoni in salsa di soia



Maiale ai peperoni in salsa di soia

Ingredienti per 4 persone:

500 gr. di polpa di maiale
4 peperoni dolci di media grandezza
4 cucchiai di olio di semi
Salsa di soia
Farina
Sale



Preparazione:

Tagliate il maiale a cubetti, rotolatelo nella farina e fatelo rosolare in una wok con due cucchiai di olio. Toglietelo dalla wok e tenetelo da parte.
Lavate e tagliate i peperoni a listarelle sottili. Fateli saltare con due cucchiai di olio nella wok.
Quando i peperoni cominciano ad appassire, aggiungete il maiale, salate e lasciate cuocere fino a completa cottura della carne. Aggiungete, se necessario, un mestolo di acqua calda.
Aggiungete la salsa di soia e lasciata amalgamare bene fino a quindi otterrete una salsa densa.
Servire immediatamente.

Io utilizzando la stessa salsa ho provato anche i gamberoni:


Stessi ingrdienti, solo sostituite al maiale i gamberi.
Stessa preparazione, solo non infarinate i gamberi.

Buon appetito!
F.

Ai fornelli! Pollo a tocchetti con zucchine e curry.

Ciao a tutte amiche! Non sono una brava cuoca ma ogni tanto anche io mi cimento in cucina e ieri sera, spinta dall'irrefrenabile voglia di provare le nuove padelle Alessi che ho preso grazie alla raccolta punti Esselunga, ho voluto cucinare un piatto semplice ma molto gustoso; 
Pollo a tocchetti con zucchine e curry.

Voglio mostrarvi prima la pentola,dal design elegante e curato nei minimi dettagli, fondo antiaderente ed ottima cottura, sono rimasta meravigliata.




Ricetta:


  • Petto di pollo
  • Zucchine
  • Cipolla
  • Olio extra vergine d'oliva
  • Curry in polvere
  • Sale q.b


Preparazione:

Tritate la cipolla e farla soffriggere in padella con l'olio. Dopo aggiungete le zucchine tagliate a tocchetti, il sale, una manciata di curry e un mezzo bicchiere di acqua. Chiudete il coperchio e fate cuocere 20 minuti girando di tanto in tanto ed aggiungendo acqua se serve. Nel frattempo tagliate a tocchetti il petto di pollo, salatelo e aggiungetelo nelle zucchine ed ultimate la cottura per altri dieci minuti. Se volete potete aggiungere ancora altro curry.

Un piatto semplice, facile e veloce ma molto gustoso.







mercoledì 15 maggio 2013

LA SETTIMANA DELLA CINA IN CUCINA: Pollo alle mandorle



Pollo alle Mandorle

Ingredienti per 4 persone:

500 gr. di petto di pollo
130 gr. di mandorle pelate
1 cipolla piccola
1 cucchiaio di zenzero grattugiato fresco
4 cucchiai di salsa di soia
5 cucchiai di olio di semi
Farina
Sale



Preparazione:

Mettete in una padella antiaderente un cucchiaio di olio di semi e buttateci dentro le mandorle per farle tostare e dorare.
Tagliate il petto di pollo a piccoli cubetti e rotolateli nella farina.
Tritate la cipolla e grattugiate lo zenzero precedentemente pelato.
Mettete in una wok 4 cucchiai di olio di semi, la cipolla e lo zenzero, fate appassire a fuoco basso per 10/15 minuti.
Aggiungete i cubetti di pollo e soffriggeteli a fuoco dolce, girandoli di tanto in tanto, per circa 20 minuti.
5 minuti prima della fine della cottura del pollo unite la salsa di soia, amalgamante bene e, se necessario, aggiungete un paio di mestoli di acqua calda. Mescolate.
Aggiungete infine le mandorle tostate, mescolate molto bene e servite immediatamente.

martedì 14 maggio 2013

LA SETTIMANA DELLA CINA IN CUCINA: riso alla cantonese



Riso alla Cantonese

Ingredienti per 4 persone:

250 gr.di riso basmati
250 gr. di piselli surgelati
125 gr. di prosciutto cotto a dadini
3 uova
1 cipolla media
1 cucchiaio di salsa di soia
6 cucchiai di olio di arachidi
Sale 


Preparazione:

Sciacquate il riso basmati con acqua fredda corrente e lessatelo in abbondante acqua salata.
Cuocete i piselli al vapore fino a quando sono croccanti e di un bel colore verde intenso.
Tritate la cipolla molto finemente.
Scaldate una grande wok, mettete 4 cucchiai di olio di arachidi e fate appassire la cipolla.
Aprite le 3 uova nella wok, salatele, e fatele cuocere cercando di ridurle a pezzettini molto piccoli con il cucchiaio di legno.
Aggiungete il prosciutto cotto e fatelo appassire, aggiungendo eventualmente un po’ di olio.
Aggiungete i piselli, mescolate molto bene.
Aggiungete il riso basmati mescolandolo e cercando di separare ogni chicco.
Aggiungete infine la salsa di soia e fate saltare a fiamma bassa per qualche secondo.
Servite immediatamente.

Buon appetito!
F.

lunedì 13 maggio 2013

LA SETTIMANA DELLA CINA IN CUCINA

Con la settimana della Cina inauguro oggi dei percorsi tematici in cucina, dureranno ciascuno una settimana e mi permetteranno di presentarvi ricette e usi e costumi di diversi paesi.
La Cina è un paese enorme, in cui si può trovare tutto, e il contrario di tutto. Ha tradizioni millenarie, anche in cucina.
I piatti che ho deciso di proporvi sono piuttosto vicini al gusto occidentale e possono essere cucinati con ingredienti facilmente reperibili vicino casa.

Prima del menù, vi racconto qualcosa sulle tradizioni cinesi.




 § La cucina cinese è legata alla filosofia. Si basa più sulle contraddizioni che sulle similitudini, seguendo il principio dello yin e dello yang. Alcuni cibi sono ritenuti freddi, umidi, teneri e rinfrescanti (funghi, germogli di bambù, legumi, frutti) e riflettono lo yin.
Altri, ritenuti caldi, maschili, fritti, con effetto riscaldante (carne, spezie) riflettono lo yang.
Preparare un pranzo cinese non è solo accostare sapori e odori, ma è anche soddisfare gli occhi e cercare di creare la maggiore armonia possibile.

§ La cucina cinese è legata alla medicina. Si basa sul fatto che la salute passa dal cibo. La medicina tradizionale cinese ripone grande importanza nella dietetica.
E’ una cucina fondamentalmente sana, basata sulla cottura a vapore, le verdure mantengono le loro proprietà perché vengono al massimo saltate, la carne viene cotta a piccoli pezzi, rimanendo facilmente digeribile.

§ La tavola si apparecchia sempre con la tovaglia. Ogni commensale ha un piatto, una ciotola per la zuppa,il cucchiaio di porcellana per la zuppa e i bastoncini. Sul tavolo si mette sempre una ciotola di salsa agrodolce, una bottiglia di salsa di soia e una di olio al peperoncino.

§ Il menù generalmente si compone di riso, zuppa e un piatto per ogni commensale. Quindi per 4 persone si preparano un antipasto, due piatti di carne e uno di verdure. Se si tratta di una pranzo ufficiale si deve arrivare ad almeno 6-8 portate.
E’ sempre preferibile aumentare il numero di portate che la quantità delle portate stesse.
La tradizione vuole che si mettano tutte le portate in tavola contemporaneamente. Non esiste quindi  un vero piatto forte, e per questo motivo ci deve essere la giusta alternanza di sapori. Ogni commensale deciderà in quale ordine servirsi. La zuppa generalmente viene servita in fondo al pasto. Non è consuetudine molto diffusa in Cina di servire dolci a fine pasto.
Il tè è la bevanda più diffusa.
  
§ Ecco dunque i piatti che vi presenterò nei prossimi giorni:
Riso cantonese
Pollo alle mandorle
Maiale ai peperoni in salsa di soia 

F.

venerdì 10 maggio 2013

la resurrezione dei capelli: primi passi nell'ecobio



Il mio graduale avvicinamento al mondo dell'ecobio è iniziato da un po' di mesi ormai, ho cercato di smaltire vecchi prodotti per fare degli acquisti più mirati e consapevoli soprattutto grazie ai consigli della nostra esperta del gruppo, Al ( trovate una sua interessante recensione sui fondotinta ecobio qui ).
Sono sempre stata interessata ai prodotti di erboristeria, che sfruttino i benefici delle piante, che rispettino gli animali e l'ambiente il più possibile, ma non sono mai andata a fondo della questione...ho deciso di cominciare informandomi un po' di più sulla cura ecobio dei capelli, dopo aver notato che nell'ultimo periodo stavano perdendo un po' colpi, apparendo più secchi, rovinati e deboli.
C'è da segnalare che io tingo i capelli ininterrottamente da 15 anni, puntualmente ogni mese quindi subiscono un attacco chimico non indifferente, non amo molto tagliarli e li tengo lunghi da tempo, quindi prima o poi sapevo che si sarebbero ribellati, poverini :)
Come prima mossa ho cercato un'alternativa più naturale al colore che facevo, pur con un po' di scetticismo rispetto alla durata e all'intensità dei riflessi...fortunatamente sono stata smentita: ho ottenuto un bel rosso rame che per ora sembra resistere, ma per fornirvi un'opinione più esaustiva vorrei attendere ancora un paio di settimane e fare una recensione di confronto, quindi per l'argomento tinta vi rimando alla prossima puntata.

Qui volevo presentarvi invece tre prodotti " ristrutturanti" che stanno cercando di far rinvenire i miei capelli e le mie prime impressioni in merito... 
Spesso dopo aver usato per la prima volta  shampoo e balsami biologici è possibile che vi sentiate i capelli ancora più secchi e vi ritroviate a fissare nostalgiche i flaconi vuoti dei vostri vecchi prodotti, ma non scoraggiatevi subito!
 Questo può accadere perchè dopo molti anni di utilizzo di prodotti a base di siliconi ( che creano all'apparenza quell'effetto lucido e luminoso tanto decantato dalle pubblicità) i capelli ne sono completamente ricoperti e non rivelano la loro reale secchezza, causata da anni di tensioattivi aggressivi e sali quaternari districanti.
Iniziando ad utilizzare cosmetici biologici, lentamente si elimina questa superficiale "pellicola" siliconica facendo emergere la reale natura dei capelli che denuncia fino in fondo la situazione di sfruttamento alla quale sono stati sottoposti.



maschera idratante districante Capelvenere di Helan



 Il primo prodotto che vi presento è una meravigliosa maschera idratante districante Capelvenere di Helan, sebbene sia indicata per capelli ricci tendenti al crespo mi sono trovata molto bene, infatti l'effetto crespo non è tipico unicamente dei capelli mossi visto che riguarda la specifica struttura del capello sulla quale la distribuzione del film protettivo non è uniforme. L'azione idratante di questo prodotto compatta le squame capillari, ripristina il film idrolipidico e ostacola la penetrazione dell'umidità, l'azione emolliente ed elasticizzante nutre e distende.

Si usa più volte alla settimana sui capelli umidi, meglio se ricoprendo la testa con della pellicola trasparente o un asciugamano intiepidito per far penetrare meglio il trattamento. Il tempo di posa minimo sono 10 minuti prima di un abbondante risciacquo, ma io se ho tempo lo tengo anche una mezzoretta e l'effetto non è mai pesante sui capelli, che anzi risultano nutriti e mai stopposi. Di questo prodotto sono entusiasta e lo consiglio anche a chi ha i capelli lisci e molto fini come i miei.

I componenti naturali sono al 91%
Le sostanze pregiate: olio di noce brasiliana e burro di mango 4,5%
I principi attivi sono: noce brasiliana, burro di mango, proteine del frumento, karatè, proteine di moringa

DENOMINAZIONE INCI: 

INGREDIENTI/INGREDIENTS: AQUA/WATER, CETEARYL ALCOHOL, CETRIMONIUM CHLORIDE, MANGIFERA INDICA (MANGO) SEED OIL, GLYCERIN, BEHENTRIMONIUM CHLORIDE, DISTEAROYLETHYL HYDROXYETHYLMONIUM METHOSULFATE, PROFUMO/FRAGRANCE*, BERTHOLLETIA EXCELSA (BRAZIL NUT) SEED OIL, COCOS NUCIFERA (COCONUT) OIL, ETHYLHEXYL COCOATE, XANTHAN GUM, LECITHIN, TOCOPHEROL, ASCORBYL PALMITATE, DISODIUM EDTA, CITRIC ACID. *BENZYL SALICYLATE, COUMARIN. 


Il costo è di 15 euro per 200 ml, ma come vedrete i prodotti ecobio sono molto concentrati e le dosi che userete saranno dimezzate.




impacco rigenerante con olio di jojoba e babassu e olio di murumuru Capelvenere di Helan 


Sempre della linea Capelvenere di Helan ho provato l'impacco rigenerante con olio di jojoba e babassu e olio di murumuru, è uno spray che nutre, rinforza, riequilibra la produzione di sebo, ristruttura la struttura capillare inaridita.
E' da applicare prima dello shampoo: dopo aver bagnato per bene i capelli con acqua calda in modo da far aprire le squame si spruzza su tutto il cuoio capelluto, poi si pettina per distribuirlo e ci si avvolge in una pellicola trasparente. Si tiene il più possibile, maassaggiando ogni tanto con movimenti circolari il cuoio capelluto e poi si risciacqua abbondantemente prima di passare allo shampoo.
Io mi sto trovando abbastanza bene, anche se trovo più pratica e di risultato immediato la maschera.

sostanze pregiateolio di jojoba e babassu e olio di murumuru 7%



DENOMINAZIONE INCI: ISONONYL ISONONANOATE, ISOSTEARYL LACTATE, ETHYLHEXYL COCOATE, COCOS NUCIFERA (COCONUT) OIL, ORBIGNYA OLEIFERA (BABASSU) SEED OIL, SIMMONDSIA CHINENSIS (JOJOBA) SEED OIL, ASTROCARYUM MURUMURU SEED BUTTER**, PROFUMO/FRAGRANCE*, ROSMARINUS OFFICINALIS (ROSEMARY) LEAF EXTRACT. *HEXYL CINNAMAL, LINALOOL, BUTYLPHENYL METHYLPROPIONAL. ** da Agricoltura Biologica

il prezzo è 16 euro per 100 ml di prodotto




I primi due prodotti provengono da un ordine sul sito Erboteca, che mi sento di consigliarvi caldamente per la velocità di spedizione ( in un giorno lavorativo avevo i miei acquisti tra le mani) e per la gentilezza delle persone che ci lavorano ( io avevo ricevuto un colore di tinta sbagliato e mi hanno subito inviato gratuitamente quella corretta appena l'ho segnalato), mentre il balsamo che ora vi descriverò viene da un'erboristeria vicino a casa, dove avevo chiesto consiglio.



balsamo nutriente  Biokap di Biosline



Il balsamo fa parte della linea Biokap di Biosline, ideale per caplli opachi, sfibrati e con doppie punte con olio di jojoba e proteine del grano.
Si presenta come una crema abbastanza leggera, nutre a sufficienza senza ungere ma non mi ha impressionata come i precedenti prodotti...infatti dopo i primi utilizzi mi sono informata meglio su internet e ho scoperto che non si tratta assolutamente di un balsamo molto diverso da quelli della grande distribuzione che stavo tentando di evitare.

Purtroppo io essendo all'inizio del mio cammino ecobio non so leggere gli inci senza il supporto dell'utilissimo Biodizionario ( uno strumento fondamentale per chi si avvicina a questo mondo e vuole saperne di più sui componenti dei prodotti che usa) e mi sono fidata delle apparenze... in realtà purtroppo gli ingredienti non sono per niente verdi e ai primi posti troviamo già componenti non troppo rassicuranti.

INCI Aquacyclopentasiloxanestearyl alcoholsimmondsia chinensis oilcetrimonium chloridehumulus lupulus extractsodium PCAsodium lactate, sodium glycolate, sodium citrate, sodium malate, lactic acidglycolic acidmalic acidcitric acidolea europaea leaf extract, alcohol, parfum, sodium hydroxidetocopherol,benzyl alcoholpotassium sorbatephenoxyethanolCI 75810benzyl benzoatetetrasodium EDTAlinalool,benzyl salicylatehexyl cinnamalalpha isomethyl iononelimoneneBHT.


Il costo è di 10,50 euro per 125 ml, ma trattandosi di una ecobufala direi che il prezzo è esorbitante, considerato quanto costano prodotti simili che danno risultati anche migliori.




Spero che questa prima incursione nel mondo dei prodotti ecobio per capelli sia stato interessante, arriveranno presto altre puntate e altre recensioni dal mio angolo verde...
v.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...