Benvenuti
al secondo appuntamento con la settimana in cucina.
Questa
volta ci dedichiamo alla cucina degli Stati Uniti.
Essendo un
paese relativamente giovane e formatosi dall'unione di tantissime diverse razze
e culture, sembrerebbe, ad un esame superficiale, non avere una tradizione
culinaria tutta sua.
Invece non
è così, certo, tanto è stato preso dalle popolazioni che sono arrivate qui nel
corso degli anni, ma tanto è anche stato
elaborato in modo autonomo.
§ Alcune influenze
riconoscibili nella cucina statunitense:
Ebrei: Bagel:
piccola ciambella di pane che viene prima lessato e poi cotto al forno, proviene
certamente dalla cultura ebraica dell’est Europa, ma è stata la comunità
americana a renderlo famoso e a presentarlo come lo vediamo ora.
Africa: Soul
food: questo nome introdotto negli anni ’60 indica un tipo di cibo legato anche
alla spiritualità. E’ l’influenza africana portata dalle migliaia di schiavi. L’ingrediente
principale è sicuramente il mais.
Nativi
americani: Barbecue: la tradizione di grigliare grandi quantità di carne
direttamente sul fuoco vivo deriva dai nativi americani.
§ Negli
Stati Uniti si da enorme importanza alla comunità vegetariana e vegana, sui
cibi confezionati è sempre indicato se è adatto o meno. Nei ristoranti sempre
sono indicati sul menù i piatti che possono essere scelti.
§ La tavola
si apparecchia in modo semplice, generalmente con tovagliette singole
appoggiate direttamente sul tavolo. Ogni commensale ha le proprie posate, un
bicchiere per l’acqua e uno per la bibita (o per il vino).
§ Un pranzo
americano inizia sempre con della verdura, sia essa presentata sotto forma di
insalata o di zuppa calda.
Segue un
piatto principale, quasi sempre a base di carne o pesce, accompagnato da
diversi contorni di verdure.
E per
finire il dolce. La pasticceria americana è forse tra le più conosciute e
imitate del mondo. Meriterebbe una settimana dedicata a lei!
§ Ecco
dunque il menù che vi presenterò nei prossimi giorni:
Caesar
Salad
Cheeseburger
Cheesecake
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